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mercoledì 12 gennaio 2011

Guerra di liberazione Bangladesh - বাংলাদেশ মুক্তি যুদ্ধ - Prima Parte

Prima di tutto volevo augurarvi buon anno nuovo:
শুভ নব বর্ষ   shubho nobo borsho  (bangla),
नया साल मुबारक हो naya sal mubarak ho (hindi) .

Sto lavorando ad un saggio sulla Guerra di Liberazione bengalese del 1971, un evento cruciale per la storia della Repubblica Popolare del Bangladesh purtroppo poco conosciuto al di fuori della nazione.
Sto studiando questa guerra da un duplice punto di vista: quello letterario, grazie allo splendido libro della scrittrice bangladeshi Tahmima Anam, uscito in Italia con il titolo de "I giorni dell'amore e della guerra" (titolo originale "A golden age") ed edito da Garzanti, e quello storico e realistico di due guerriglieri_ মুক্তি যোদ্ধা , mukti joddha _ che a breve intervisterò grazie alla collaborazione della mia docente di Bengali all'Università.
Intendo perciò oggi introdurre questo importantissimo argomento per non dimenticare il contributo delle migliaia di morti per la causa dell'indipendenza.

La Guerra di Liberazione del Bangladesh fu un conflitto armato tra il West Pakistan e l'East Pakistan  che avvenne tra il 26 Marzo e il 16 Dicembre del 1971.Bisogna perciò precisare che con l'indipendenza di India e Pakistan nel 1947, il Pakistan venne diviso tra West Pakistan (odierno Pakistan) e East Pakistan (Bangladesh), diventando perciò un paese diviso in due "ali" distanti tra loro più di mille miglia. Verso la fine della guerra, agli inizi di Dicembre, l'India di Indira Ghandi intervenne militarmente a sostegno dell'East Pakistan, dando un determinante contributo alla resa del West Pakistan.
L'effettivo conflitto tra le due parti del Pakistan fu solo la conclusione di un progressivo deterioramento dei loro reciproci rapporti politici e sociali.
Era emerso già da tempo, infatti, un forte senso di sfiducia da parte dell'opinione pubblica bangladeshi verso la politica economica del West Pakistan; in particolare era forte l'idea che il governo sfruttasse economicamente le risorse e le materie prime dell'East Pakistan, investendone gli introiti nello sviluppo industriale ed economico del solo West Pakistan, considerando di fatto, quindi, l'East Pakistan come una sorta di colonia.Inoltre i bangladeshi avevano pochissime possibilità di intraprendere carriere lavorative all'interno di settori chiave per il paese, quali la burocrazia, la pubblica amministrazione, la politica e l'esercito.
Risultavano evidenti ai più le abissali differenze tra le due parti del paese in ogni ambito che risulta centrale per definire il concetto di nazione: cultura, lingua, letteratura, costumi, stili di vita,abbigliamento e persino il calendario.
Nello specifico, la questione della lingua divenne il primo elemento di forte dissenso contro la politica pakistana da parte delle classi più culturalmente vivaci della popolazione bengalese.Fin dal 1948 il leader del West Pakistan, il Fondatore della Nazione Mohammed Ali Jinnah, dichiarò, in nome dell'unità nazionale, che l'unica lingua ufficiale del West e dell'East Pakistan doveva essere , la lingua parlata dall'etnia dominante in West Pakistan e quasi totalmente sconosciuta nella parte est del paese, che parla bengali.
Questa e altre dichiarazioni successive di politici del West Pakistan scatenarono enormi proteste tra gli studenti e gli intellettuali bangladeshi, prima all'Università di Dhaka e poi in  altre città del paese.La paura dei bangladeshi non era solo quella ovvia del non riconoscimento da parte del governo dell'identità bangla, ma soprattutto il fatto che, non conoscendo l'urdu, i bengalesi sarebbero stati esclusi ancora di più dalle carriere pubbliche e amministrative.Le manifestazioni e i cortei culminarono con la crudele repressione compiuta dall'esercito del West Pakistan il 21 Febbraio del 1952, con la morte di molti studenti e civili inermi e disarmati.Dal 1999 questo giorno è ricordato in tutto il mondo, grazie all'UNESCO, come la Giornata Internazionale della Lingua Madre e in Bangladesh è commemorato come il Giorno dei Martiri per la Lingua.
Anche a livello politico le disparità tra le due "ali" del paese erano evidenti.Nonostante la popolazione dell'East Pakistan superasse nettamente quella del West Pakistan, i partiti politici dominanti provenivano dal West.Nel 1952, a causa di vari disordini e assassini politici, il Presidente Iskander Mirza annunciò l'instaurazione del regime militare, presieduto prima da Ayub Khan e poi da Yahya Khan e la soppressione dei partiti, del parlamento e della Costituzione.
Tuttavia nel 1970 il dittatore militare Yahya Khan annunciò pubblicamente di voler indire elezioni pubbliche per restaurare l'assetto parlamentare e costituzionale del paese.
La Awami League, il maggior partito politico bangladeshi con a capo il Padre della Nazione del Bangladesh Sheikh Mujibur Rahman, già da prima delle elezioni aveva iniziato una imponente campagna di sensibilizzazione per i diritti della popolazione bengalese.Nel 1966 S. M. Rahman pubblicò il suo manifesto politico, da cui prese vita il Movimento dei Sei Punti e che fu poi al centro della campagna elettorale del Partito Awami.Questo movimento aveva come obiettivo la fine dello sfruttamento economico del West sull'East Pakistan, attraverso il federalismo, la costituzione di due diverse valute, di due diverse Federal Reserve Banks e di due forze militari.
        

1 commento:

Simone ha detto...

Ho scelto il libro da leggere, anche se non riguarda l'India.
Avevo due amici del Bangladesh alle medie Washim e Joashim Aziz.
Molto interessante questo post!