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lunedì 20 febbraio 2012

Giornata Internazionale della Lingua Madre - Ekushey February

 Domani, 21 Febbraio, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall'UNESCO per la salvaguardia del pluralismo linguistico e la protezione delle lingue "in via di estinzione". La data del 21 Febbraio è stata scelta in onore dei martiri per la lingua bengali del '52; quel giorno, infatti, centinaia di studenti e cittadini comuni bangladeshi vennero brutalmente uccisi dall'esercito pakistano durante una delle più importanti manifestazioni indette dal popolo bangladeshi per la salvaguardia della propria lingua, la bengali. Queste manifestazioni furono la risposta popolare all'imposizione, da parte dell'allora presidente del Pakistan Muhammad Ali Jinnah, della lingua urdu come unica lingua ufficiale di stato. Bisogna premettere che nel 1952 lo stato del Pakistan era composto da due ali, il West Pakistan (odierno Pakistan) e l'East Pakistan (odierno Bangladesh-dal 1971-). La lingua urdu, scelta come unica lingua ufficiale, veniva parlata solo dall'élite intellettuale e dalla classe dirigente del West Pakistan, mentre in tutto l'East Pakistan si parlava - e si parla tuttora - bengali.
Dopo le proteste di numerosi intellettuali bangladeshi, si scatenò la rivolta popolare a causa delle mancate risposte da parte del governo. La manifestazione del 21 Febbraio a Dhaka, la capitale dell'allora East Pakistan, fu la più imponente di una serie di proteste e scioperi da parte del popolo bangladeshi e venne repressa nel sangue dall'esercito pakistano.
Il 21 Febbraio 1952 è una data importante per il popolo bangladeshi anche perchè per molti storici segnò l'inizio del processo di acquisizione dell'identità bangladeshi e dell'auto-consapevolezza della propria peculiarità linguistica e culturale, processo che condusse il popolo bengalese alla Guerra di Liberazione del 1971 (Muktijuddho, argomento di una mia tesina universitaria e delle due interviste presenti qui nel blog), che si concluse con l'indipendenza dal Pakistan e con la nascita del moderno stato repubblicano del Bangladesh.

In memoria della morte di tanti giovani cittadini il 21 Febbraio del 1952, al culmine delle proteste nate grazie al Movimento per la Lingua Bengali (Bangla Bhasha Andolon), ogni anno tutta la comunità bangladeshi in ogni parte del mondo celebra questa giornata, comunemente nota come Shaheed Dibosh (=Giornata dei Martiri) e festa nazionale in Bangladesh, il cui fulcro è rappresentato dallo Shaheed Minar (=Monumento per i martiri) di Dhaka.
L'anno scorso, durante le celebrazioni della Giornata Internazionale della Lingua Madre a Roma è stata inaugurata una fedele copia dello Shaheed Minar in Largo Bangladesh, nel parco di Villa Ada, vicino all'Ambasciata del Bangladesh in Italia, in presenza del Ministro degli Esteri bangladeshi Dipu Moni e dell'Ambasciatore del Bangladesh in Italia, Masud Bin Momen, oltre che di numerose figure politiche e istituzionali italiane e bangladeshi.
Anche quest'anno verrà celebrato l'evento a Roma presso lo stesso sito, dove è presente stabilmente il monumento. Presto posterò alcune foto che farò domani in occasione delle celebrazioni, per condividere questo evento, esempio di felice convivenza tra popoli e di rispetto della multicultura e del plurilinguismo.

AGGIORNAMENTO: Dopo le stupende celebrazioni di stamattina, pubblico qui le foto che ho scattato presso lo Shaheed Minar di Roma, a Largo Bangladesh (Via Panama), confidando che riescano a trasmettere, anche solo minimamente, la bellezza e l'importanza dell'evento...

Shaheed Dibosh Ekushey February 2012

                                                                                                          দেখা হবে , Dekha hobe (Arrivederci)